25 aprile

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La storia della famiglia Cervi è narrata da Alcide. La scrive per onorare la memoria dei suoi sette figli ed è densa dei valori di pace, giustizia e libertà, con piccole perle di delicata saggezza: “Se volete capire la mia famiglia, guardate il seme. Il nostro seme è l’ideale nella testa dell’uomo. (…) Bisogna armarsi con la testa. Perché anche l’amore viene dall’utile, e c’è il buon governo quando l’amore per la Patria dà l’utile al cittadino e allo Stato”.

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Il racconto dell’isola sconosciuta, José Saramago

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Mi rendo conto di essere molto di parte quando si tratta di Saramago che è un autore tra i miei preferiti, ma mi sforzerò di essere qui il più razionale possibile.

Prima della trama due appunti: si tratta di una fiaba, non una favola come scritto in quarta di copertina, perché contiene una morale; c’è anche un refuso in questa edizione della Feltrinelli (ho appena letto il pezzo in lingua originale…) e mi secca tantissimo acquistare un libro da una buona CE e scoprire anche solo un errore tanto grossolano.

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Coltivare l’umanità, Martha C. Nusbaum.

imageL’autrice si interroga su quale sia il ruolo dell’educazione nel mondo di oggi sempre più caratterizzato dalla molteplicità, dall’indipendenza e dalla globalità.
Dall’esempio degli antichi arriva la risposta. Si considera l’idea di “cittadinanza” secondo Aristotele ma soprattutto la “critica” socratica e l’ideale stoico del “cosmopolitismo”. L’educazione liberale a cui si pensa è volta a liberare la mente e lo sguardo da ogni pregiudizio che impedisca di “coltivare l’umanità” in tutte le sue forme.

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Il cerchio, Dave Eggers

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Ho letto in giro diverse recensioni e critiche. E stasera mi è partito l’embolo del dici-anche-tu-la-tua-che-tanto-che-ti-frega-se-non-sei-una-critica-e-non-hai-la-puzza-sotto-al-naso-di-quelli-che-oh-non-è-mica-come-L’operastruggentediunformidabilegenio-che-magari-non-hanno-nemmeno-letto-ma-che-prendono-come-pietra-miliare-della-loro-vasta-cultura-del-sentito-dire.
Ok. Riprendo fiato e scrivo di getto questa che non sarà una recensione, perché non so esattamente dove andrò a parare.

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Il primo viaggio di Selene tra le stelle, A. Frailis

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Titolo: Il primo viaggio di Selene tra le stelle
Autore: Alessandro Frailis
Editore: I sognatori
Pagine: 156
ISBN: 978-88-95068-35-0

Le mie recensioni vanno un po’ dove pare a loro e in genere non mi pongo molti problemi. Mi piace scrivere quello che il libro mi ha lasciato.
Questo libro mi ha lasciato molto.

La sinossi è quello che, in questo caso, mi viene più facile: Riccardo racconta del suo unico amore, Selene. Lo fa creando un dialogo con lei che l’ha lasciato, e così compie il suo percorso che lo porterà a comprendere meglio Selene. Non ha smesso di amarla nemmeno un minuto da quando lei se n’è andata. Ma si ritroveranno in un finale che è aperto ma intuibile.

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Teresa Batista stanca di guerra, J. Amado

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“Dal momento che lo chiede con tanta buona grazia, giovanotto, io le dico: con le disgrazie basta incominciare. E quando sono incominciate, non c’è niente che le faccia fermare, si estendono, si sviluppano, come una merce a buon mercato e di largo consumo. L’allegria, invece, compare mio, una pianta capricciosa, difficile da coltivare, che fa poca ombra, che dura poco e che richiede cure costanti e terreno concimato, nè secco nè umido, nè esposto ai venti, insomma una coltivazione che viene a costar cara, adatta a quelli che sono ricchi, pieni di soldi. L’allegria va conservata nello champagne; mentre la cachaa tuttalpi consola dalle disgrazie, quando consola.”

Questo è l’incipit di Teresa Batista stanca di guerra, di Jorge Amado. Appena finito di rileggere.

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Una notte…, di Gianluca Nicoletti (e 2)

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Eccomi a parlare di nuovo di Una notte ho sognato che parlavi.

Vi ho già consigliato di leggerlo qui perché – premo il pulsante della critica letteraria che è in me – da un punto di vista linguistico ritengo sia godibilissimo – ci ripenso su un attimo e mi ricordo che non sono una critica ma solo una cui piace leggere e bene; disattivo il pulsante e torno me stessa.

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Il libro dell’inquietudine, Pessoa

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Tra i libri indispensabili da leggere va collocato sicuramente “Il libro dell’inquietudine” di Fernando Pessoa.
A me è stato consigliato molti anni fa da un amico, che non ringrazierò mai abbastanza. Adesso rigiro il regalo che mi ha fatto a chi si sente inquieto, a chi si interroga sulla vita e sulle emozioni, ma anche a chi coltiva il sogno di diventare scrittore o a chi semplicemente ama leggere qualcosa di eccezionale. Un’unica avvertenza, però: Pessoa è un autore che va centellinato. Se volete leggere questo libro d’un fiato, non arriverete nemmeno in fondo alla prima pagina.

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Una notte ho sognato che parlavi – Gianluca Nicoletti (1)

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Dalla quarta di copertina:

“Queste pagine narrano la storia quotidianamente e banalmente vera di Tommy, un simpatico e riccioluto adolescente autistico. E del suo straordinario rapporto con il padre, Gianluca Nicoletti. Di un bambino che a tre anni era tanto buono e silenzioso – forse persino troppo – e di suo padre che, quando un neuropsichiatra sentenziò:

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