Una notte ho sognato che parlavi – Gianluca Nicoletti (1)

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Dalla quarta di copertina:

“Queste pagine narrano la storia quotidianamente e banalmente vera di Tommy, un simpatico e riccioluto adolescente autistico. E del suo straordinario rapporto con il padre, Gianluca Nicoletti. Di un bambino che a tre anni era tanto buono e silenzioso – forse persino troppo – e di suo padre che, quando un neuropsichiatra sentenziò:

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Diagnosi cliniche

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Le vacanze sono quasi finite e ho ancora un sacco di cose da fare. Tra queste, alcune importanti. Mi era stato suggerito tempo fa di mettere a disposizione la mia esperienza per colleghi e amici che lavorano nel sostegno.
Ogni anno, anche questo che inizierà tra breve, cambio scuola. È la solita storia delle assegnazioni provvisorie: chi intende avvicinarsi alla propria provincia di residenza è costretto a passare un’estate di tensione, fatta di burocrazia e attese stremanti, perché i “vertici” pretendono l’iscrizione del proprio figlio durante l’anno in corso, ma non si curano di provvedere per tempo all’organizzazione scolastiche di “quel” figlio. Così, spesso il genitore saprà il nome dell’insegnante ad anno scolastico iniziato.

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Scansione del tempo a scuola

In diversi disturbi e disabilità la mancanza di un quadro strutturato aumenta l’angoscia, le crisi d’ansia e i comportamenti problema. Si sa, ad esempio, che la persona autistica, a causa dei deficit di comunicazione e della “cecità sociale” alla base del disturbo, ha bisogno di una strutturazione dell’ambiente per rassicurarsi: l’ansia diminuisce quando sa esattamente che cosa ci si aspetta da lui in un certo momento e in un certo luogo, che cosa succederà in seguito, come, dove e con chi.

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